全球即时:畅游意大利友城巴里,领略美妙的艺术之旅
【编者按:6月2日是意大利国庆日,为增进中意两国人民友谊和相互理解,广州与巴里这两个友好城市准备了一个特殊的安排,由两家“友好报纸”分别刊登对方提供的专刊文章,向各自市民介绍对方城市的美好之处。其中,巴里的《南意大利报》刊出了介绍广州非遗广彩的文章《中国技法西洋风格,华丽广彩探索不止》,《广州日报》刊登了《畅游意大利友城巴里,领略美妙的艺术之旅》,两个友城美美与共,为中意友谊添色增彩。】
畅游意大利友城巴里,领略美妙的艺术之旅
艾莉卡•西蒙内蒂
【资料图】
如夕阳般火红,它是重生的象征–这就是佩特鲁泽利剧院。这座位于巴里市老城中心的剧院在1991年火灾后浴火重生,并成为意大利一个多世纪以来对文化艺术热爱的象征。
意大利歌剧茶花女演出剧照
1887年,佩特鲁泽利两兄弟和巴里市政府正式签署了文件,开始建造大剧院。并于1903年2月14日情人节这天首演揭幕。从这天起,巴里与这座拥有奇妙壁画圆顶的大剧院开启了情人般珠联璧合的艺术旅程。好几代艺术家都曾登上过佩特鲁泽利的舞台,除了那些非凡的名字,还有不少杰出的阿普利亚当地艺术家 - 卢齐亚诺·帕瓦罗蒂、玛丽亚·卡拉斯、万达·奥西里斯、鲁道夫·努里耶夫和姆斯蒂斯拉夫·罗斯特罗波维奇等意大利及国际知名艺术家都曾在这里演出过。
这并非全部:二十世纪响亮的名字,如歌手约瑟芬·贝克、弗兰克·辛纳特拉、音乐家卡拉扬、戏剧家马塞尔·马索、舞蹈家莫里斯·贝嘉、意大利剧院之王爱德华多·德·菲利波,以及著名演员托托都光临过这里。这座剧院还深受著名指挥家里卡多·穆蒂和许多众多其他音乐家的喜爱,是歌剧、爵士乐和当代音乐的国际舞台。装饰精美的包厢、宽敞的座位和历史悠久的剧院设备让多明戈、卡雷拉斯和里恰雷利着迷。由佩特鲁泽利基金会主办的歌剧季也常在这举办许多经典歌剧的演出。阿尔贝托·索尔迪执导的意大利经典影片之一《星尘》(1973)也曾在这个剧院拍摄取景。佩特鲁泽利剧院的辉煌曾诞生过两次:不仅是在20世纪初的落成典礼上,更是经历了火灾后的长期重建,终于在千禧年迎来了它的第二次生命。
佩特鲁泽剧院外景
佩特鲁泽剧院内景
当然,佩特鲁泽利剧院并不是巴里唯一的文化空间。不远处,玛格丽特剧院是意大利为数不多的海滨剧院之一,它也拥有自十九世纪至今的悠久历史,如今已转为展览和艺术活动的场地。还有桑塔露琪亚剧院,其新艺术风格令人赞叹不已;以及皮契尼剧院,它是位于巴里市中心的另一座十九世纪的艺术殿堂,以1728年出生于巴里的意大利著名古典主义作曲家皮契尼的名字命名。
皮契尼剧院
对于喜欢探奇的人来说,有必要去一趟距离巴里15公里的诺伊卡塔罗市政厅,去参观欧洲最小的剧院。这里是罗伯特·贝尼的电影《木偶奇遇记》中的场景地。这座小剧院诞生于1869年, 原址是一座古老的橄榄油榨油厂,它标志着19世纪末普通公民要求拥有娱乐场所的历史。这个只有四十、五十个座位的狭小空间,在二十世纪已显得非常拥挤,以前的剧院坐席有着严格的阶层划分。木板节目单和壁画,让这个小剧院透露一种“家”的感觉。 这个小剧院拥有着虽小实大的心灵空间,以及虽小实大的自豪。
歌剧节、音乐会、散文戏剧和当代前卫艺术是普利亚大区文化的一部分,这个艺术的梦想旅程还在继续中:如今,这里还吸引了不少外国学生——包括中国学生——来这里学习深造艺术与音乐,让自己沉浸在的悠久艺术长河中。
年轻人背着乐器穿过石板街道,来到巴里音乐学院,该学院也是以皮契尼的名字命名,是意大利最重要的音乐学院之一。 学生来自世界各地,目前大约有1500名学生,在大厅和刚刚修复的巨大礼堂之间,一个拥有完美音响效果的大教室,是以一位杰出的音乐大师尼诺·罗塔的名字命名的。他曾为多部著名影片(《路》《甜蜜的生活》《教父》) 配乐。
不仅是音乐,还有视觉艺术。在巴里美术学院,自70年代起开始在这里教授绘画、雕塑、布景、装饰和图形,新设的课程包括所有最新的专业:从摄影到网络,从时尚到传播。由科耶里院长指导,学生可以深造到硕士学位。巴里美院在莫拉蒂巴里也有一个分院,而新的总部将很快迁往位于前罗萨尼兵营的大学城。来自世界各地的学生也非常乐意来这所学院学习,文化交流是该学院使命的一部分。
以下是稿件意大利语原文:
Bari e i teatri, viaggio nella Bellezza
ENRICA SIMONETTI
Rosso come un tramonto, ma icona di rinascita: è il Teatro Petruzzelli, risorto dopo l'incendio del 1991 e da oltre un secolo simbolo dell'amore per la cultura. Era il 1887 quando i fratelli Onofrio e Antonio Petruzzelli firmarono al Comune di Bari il documento con il quale prese il via la costruzione del Politeama, poi inaugurato il 14 febbraio del 1903.
Da quel giorno, da quel San Valentino che segnava il rapporto appassionato tra la città e il grande teatro dalla cupola meravigliosamente affrescata, sul palcoscenico del Petruzzelli sono passate intere generazioni di artisti. Nomi importanti, che non sono soltanto una serie infinita di spettacoli, ma un'eccezionale storia artistica pugliese. Qui si sono esibiti artisti italiani e internazionali come Luciano Pavarotti, Maria Callas, Wanda Osiris, Rudolf Nureyev e Mstislav Rostropovich. E non solo: nomi altisonanti del Novecento come la cantante Joséphine Baker, Frank Sinatra, il musicista Herbert von Karajan, il mimo Marcel Marceau, il danzatore Maurice Béjart, il re del teatro italiano Eduardo De Filippo e pure Totò. Un teatro amato dal notissimo direttore d'orchestra Riccardo Muti e da tanti altri musicisti, simboli internazionali della lirica, del jazz e del contemporaneo. I palchi decorati, la platea amplissima e i macchinari storici del teatro hanno incantato Placido Domingo, José Carreras e Katia Ricciarelli. E il sogno continua, tanto che la stagione lirica diretta dal sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Massimo Biscardi ospita le grandi opere liriche italiane.
Persino per uno dei film classici italiani, “Polvere di stelle, di e con Alberto Sordi (1973), ci furono riprese al Teatro Petruzzelli, uno spazio nato due volte, non solo alla sua inaugurazione in una Bari del primo Novecento, ma anche in occasione della sua seconda vita, nel Terzo Millennio, dopo la lunga ristrutturazione seguita all'incendio.
E questo non è certo l'unico spazio della cultura a Bari. A poca distanza, uno dei pochi teatri sul mare dell'architettura italiana, il Margherita, anch'esso con una lunga storia novecentesca e oggi trasformato in contenitore per mostre ed eventi. E poi il teatro Kursaal Santalucia, tutto da ammirare con il suo stile Liberty; o il Piccinni, altro spazio ottocentesco in pieno centro della città, intitolato al famoso compositore del Classicismo italiano, nato a Bari nel 1728.
Musica lirica, stagioni concertistiche, teatro di prosa e avanguardie contemporanee fanno parte dell'offerta culturale di una Puglia che prosegue il suo cammino verso il futuro. Se la regione ha dato i natali a tanti musicisti noti, come il settecentesco Giovanni Paisiello, lo si deve anche a quella voglia innata di abbandonarsi all'immaginazione e alla creatività. E questo cammino prosegue, tanto che non sono pochi gli studenti stranieri anche cinesi che vengono da noi per approfondire arte e musica, per tuffarsi nella lunga storia di un Paese che, forse, ha appreso la lezione di Aristotele, secondo il quale la cultura rende gli uomini gentili.
I giovani che attraversano via Capruzzi carichi di strumenti musicali camminano verso il Conservatorio di Musica, anch'esso intitolato a Niccolò Piccinni, una delle più importanti istituzioni di Alta Formazione Musicale in Italia. Qui arrivano studenti da tutto il mondo e oggi ve ne sono circa 1500, tra le grandi sale e il mastodontico auditorium, appena restaurato, sala dalla perfetta acustica che porta il nome di uno dei suoi docenti illustri, il maestro Nino Rota, compositore delle colonne sonore per Federico Fellini (La strada, “8½, La dolce vita , I vitelloni e Amarcord), ma pure per Francis Ford Coppola (Il padrino), Mario Monicelli e Franco Zeffirelli.
Non solo musica, ma anche arte. All'Accademia di Belle Arti di Bari, diretta da Giancarlo Chielli, si fa alta formazione fino alla laurea magistrale ed esiste pure una sezione distaccata a Mola di Bari, mentre ben presto nascerà una nuova sede in una zona recuperata della città, nella Ex Caserma Rossani, tra il parco e la città pulsante. Pittura, scultura, scenografia, decorazione e grafica s'insegnano qui sin dagli anni Settanta e i nuovi corsi comprendono tutte le specializzazioni più attuali, dalla fotografia al web, dalla moda alla comunicazione. Anche in questo istituto arrivano studenti da tutto il mondo e lo scambio culturale fa parte delle mission dell'istituzione.
Per chi ami le bellezze curiose, serve allontanarsi 15 chilometri di Bari e visitare il più piccolo teatro d'Europa: è il comunale di Noicattaro, un gioiello minuscolo, rinato dopo decenni di vergognoso abbandono. Il regista Matteo Garrone l'ha scelto per girare la scena di Mangiafuoco del suo film Pinocchio, con Roberto Benigni. Nato nel 1869 in quello che dal secolo prima era un frantoio ipogeo, il teatrino ha segnato la storia di una cittadinanza che a fine Ottocento chiedeva luoghi di intrattenimento. E il minuscolo spazio, con i suoi quaranta, cinquanta posti, era affollatissimo nel Novecento, con una rigida ripartizione del pubblico (si stava anche in piedi, a quei tempi, con differenze rigide tra le classi sociali). Profumano di questo passato i due ordini lignei, gli affreschi e quel senso di casa che il teatrino ha da sempre rappresentato. Un piccolo-grande spazio dell'anima, un piccolo grande orgoglio.
《广州日报》2023年6月2日刊登版面,向市民介绍意大利友城巴里的美好之处。
巴里的《南意大利报》刊出了介绍广州非遗广彩的文章《中国技法西洋风格,华丽广彩探索不止》。
《广州日报》2023年3月4日刊登版面,介绍两家报纸建立友报互动机制。
《南意大利报》2022年11月12日刊登并介绍了由广州日报记者采写、题为《食在广州,香飘中外》的文章。